LA BELA E LA BESTIASSA
Dopo strade diverse, viaggi tra boschi e praterie, una sera in Piemonte, la bella incontra la bestia ed è amore a prima vista.
Castelmagno e Nocciola, si prendono per mano.
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LA BELA E LA BESTIASSA
Gnocchi di patate e farina di nocciole al castelmagno.
Per gli gnocchi alla nocciola (2 persone):
250g di patate
50g di farina 00
25g di farina di nocciole (se non vi piace fate direttamente 75g di farina 00)
2 uova di quaglia
Un pizzico di sale
(le quantità delle farine possono variare in base al tipo di patata)
Fare bollire le patate. Una volta cotte sbucciarle ancora calde per fare in modo che la buccia venga via subito ed in seguito schiacciarle con lo schiacciapatate (in alternativa usate una forchetta).
Aprirle a fontana ed al centro adagiare la farina 00, la farina di nocciola, le uova ed un pizzico di sale.
Impastare il tutto ma non troppo a lungo per evitare di ritrovarsi con degli gnocchi "elastici".
Il risultato finale deve essere una pasta omogenea perciò si deve fare molta attenzione al giusto bilanciamento tra patata e farina; se si abbonda più una che dell'altra lo gnocco, dopo la cottura, risulterà duro o sfatto.
Preparato l'impasto, creare dei "serpentoni" dello spessore del pollice e tagliare per lungo dei cilindri di 2 centimetri.
Per creare i classici solchi dello gnocco, passarli sui lembi di una forchetta in modo molto delicato per evitare di deformarli.
Per la cottura metterli in acqua salata bollente e quando vengono a galla, scolarli e condirli.
Salsa al castelmagno (2 persone):
In una pentola scaldare 125 ml di latte insieme a 25g di burro.
Al raggiungimento del bollore, mettere all'interno 100g di castelmagno tagliato in piccoli pezzetti.
Fare squagliare il formaggio girando di tanto in tanto e lasciare addensare la salsa ma non troppo.
Appena gli gnocchi salgono in superficie tuffarli e saltarli nella salsa al castelmagno.
Guarnire con salvia, poca granella di nocciole, nocciole intere.
Spolverare con del pepe e servire. |
Curiosità sul castelmagno
Composto da latte di vacca ed una eventuale aggiunta di latte di pecora e capra, viene prodotto nel cuneese in Piemonte e stagionato in grotta o in luoghi asciutti.
E' un formaggio a pasta semidura molto usato in Piemonte per condire gli gnocchi di patate o i risotti ma pesso viene mangiato puro, accompagnato da miele o marmellate.
Nel primo scritto in cui si parla di Castelmagno (1277) il marchese di Saluzzo, al posto del denaro, impose al comune di Castelmagno il pagamento di una tassa annuale per la concessione dei pascoli in...forme di formaggio.
L'insieme di questi gusti mi sembra ottima. Nuova pur con sapori tradizionali, la provo.
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